Cos'è storia della russia?

Storia della Russia

La storia della Russia è un percorso lungo e complesso, segnato da influenze geografiche, conquiste, trasformazioni sociali e politiche profonde.

Origini e Rus' di Kiev

Le origini della Russia moderna possono essere fatte risalire alla Rus' di Kiev (IX-XIII secolo), una federazione di tribù slave orientali con capitale a Kiev. L'adozione del cristianesimo ortodosso nel 988 sotto Vladimir il Grande fu un evento cruciale, che influenzò profondamente la cultura e la politica russe. La Rus' di Kiev declinò a causa di lotte interne e incursioni esterne, in particolare quelle dei Mongoli.

Dominazione Mongola e Ascesa di Mosca

La conquista mongola della Rus' nel XIII secolo portò alla nascita dell'Orda d'Oro, uno stato mongolo che dominò la regione per oltre due secoli. Durante questo periodo, la città di Mosca crebbe in importanza, fungendo da collettore di tributi per i mongoli. I principi di Mosca, come Ivan III, noto come "il Grande", gradualmente consolidarono il loro potere ed espulsero i mongoli nel XV secolo.

Lo Zarismo e l'Espansione

Ivan IV, detto "il Terribile", fu il primo sovrano russo ad assumere il titolo di Zar (Cesare), consolidando ulteriormente il potere centrale e iniziando una politica di espansione territoriale. La Dinastia Romanov salì al trono nel 1613, dopo un periodo di turbolenze noto come "Periodo dei Torbidi". Sotto i Romanov, la Russia continuò ad espandersi, raggiungendo l'Oceano Pacifico. Pietro il Grande modernizzò la Russia secondo il modello occidentale, trasferendo la capitale a San Pietroburgo.

L'Impero Russo

Nel corso del XVIII e XIX secolo, la Russia divenne un grande impero europeo, partecipando alle guerre napoleoniche e acquisendo vasti territori in Europa orientale, Asia Centrale e Caucaso. La società russa rimase però profondamente divisa tra una nobiltà ricca e una vasta popolazione contadina impoverita. Il Servaggio fu abolito solo nel 1861, ma le condizioni di vita dei contadini rimasero precarie.

La Rivoluzione Russa e l'Unione Sovietica

Le tensioni sociali, economiche e politiche culminarono nella Rivoluzione Russa del 1917. Lo zar Nicola II fu deposto e assassinato, e il potere fu preso dai Bolscevichi guidati da Vladimir Lenin. Dopo una guerra civile, fu creata l'Unione Sovietica (URSS), il primo stato socialista del mondo.

L'Unione Sovietica, sotto la guida di Iosif Stalin, intraprese un processo di industrializzazione forzata e collettivizzazione agricola, che causò milioni di morti a causa della Grande Carestia (Holodomor in Ucraina). Durante la seconda guerra mondiale, l'Unione Sovietica svolse un ruolo cruciale nella sconfitta della Germania nazista, ma subì enormi perdite umane e materiali.

Dopo la guerra, l'Unione Sovietica divenne una superpotenza, rivaleggiando con gli Stati Uniti nella Guerra Fredda. La politica di Mikhail Gorbachev di perestroika (ristrutturazione) e glasnost (trasparenza) portò alla fine della Guerra Fredda e al crollo dell'Unione Sovietica nel 1991.

La Federazione Russa

Dopo il crollo dell'Unione Sovietica, la Russia è diventata la Federazione Russa. Il periodo successivo è stato caratterizzato da riforme economiche, privatizzazioni e instabilità politica. Sotto la presidenza di Vladimir Putin, la Russia ha consolidato il suo potere centrale e ha perseguito una politica estera più assertiva.